Descrizione
Ufficiale di alta perizia e rendimento, volontario universitario, chiedeva e gli veniva concesso di seguire un gruppo di aerosiluranti in partenza per il fronte. Più volte negatogli di prendere parte alle azioni del gruppo e malgrado egli fosse testimone sul campo di guerra della durezza della lotta e delle continue dolorose perdite, la sua meta rimaneva la sola che al generoso animo suo potesse giustificare la sua stessa vita: misurarsi col nemico. L’epica battaglia di Pantelleria lo vedeva infatti protagonista di uno degli episodi più fulgidi. Nel cielo infuocato da una formazione navale nemica mai arma fu più salda e precisa che nelle sue mani: vittorioso una prima e una seconda volta, con le carni già offese dal piombo nemico, centuplicò con indomabile spirito le forze della materia nell’impari lotta. Due navi britanniche avvamparono nella fine imminente, due velivoli da caccia attaccanti precipitarono sotto il suo infallibile tiro. All’atmosfera rovente della battaglia egli sembrava attingere la gioia per tanto tempo attesa. Col petto squarciato rimaneva avvinto alla sua arma e la luce che balenò nei suoi occhi, nella coscienza del dovere compiuto, si fuse con le fiamme del rogo sacro alla Patria. – Cielo del Mediterraneo Centrale, 15 giugno 1942.