Descrizione
Diciottenne metteva il fiore della sua vita al servizio dell’Italia asservita allo straniero. In combattimenti ed azioni innumerevoli si esponeva fra i primi ai rischi più gravi, modello di cosciente valore e sereno sprezzo del pericolo; due volte ferito ritornava alla lotta, prodigava con giovanile noncuranza la vita nelle più audaci imprese. Con nobilissimo altruismo si offriva per liberare prigionieri e condannati a morte e, mentre in zona fortemente presidiata dal nemico prelevava l’esplosivo occorrente, trovava gloriosa morte, investito in pieno da un proiettile di mortaio. Luminosa figura di giovinetto eroe. – Passo del Jof, 22 marzo 1945.