Descrizione
Comandante di una compagnia, la guidava brillantemente all’attacco di una forte e munitissima posizione, giungendo per primo su postazioni di mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente al petto, non desisteva dalla lotta, rinunciando a qualsiasi soccorso. Ferito una seconda volta ad un braccio, seguitava a lottare eroicamente, incitando i dipendenti. Colpito nuovamente ed a morte, fulgido esempio di valore, trovava ancora la forza di gridare: "Viva la settima compagnia! Viva l’Italia".
Monte Pertica, 29 ottobre 1918