Descrizione
A capo di un energico manipolo di volontari, con mirabile ardimento si slanciava per primo nelle trincee nemiche, fugandone il presidio e catturandovi un numero di avversari cinque volte superiore a quello dei suoi soldati. Per trentasei ore dava continua, fulgida prova di coraggio, opponendo una ostinata resistenza ai sempre più violenti attacchi nemici. Circondato dall’avversario si rifiutava di arrendersi, seguitando con pochi superstiti a battersi con bombe a mano e con la baionetta, finché, sopraffatto dal numero degli assalitori e colpito a morte, cadde eroicamente sul campo. – Dente del Pasubio, 17-19 ottobre 1916.