Descrizione
Dopo l’armistizio, per quanto in menomate condizioni di salute, entrava entusiasticamente a far parte del movimento di liberazione e si distingueva ripetutamente, nel corso di difficili e pericolose missioni, per decisione e coraggio. Ferito nell’esecuzione di un colpo di mano, imponeva ai compagni di porsi in salvo e permetteva loro di farlo con l’attirare su di se l’attenzione degli inseguitori. Caduto nelle mani del nemico, veniva per un mese, sottoposto a crudeli sevizie e manteneva fino alla fucilazione fiero ed esemplare contegno, nulla rivelando sull’organizzazione partigiana. – Forte S. Giuliano (Genova), 23 maggio 1944.