Descrizione
Comandante di un plotone di mortai, di rinforzo ad una compagnia avanzata, sotto violento fuoco di armi automatiche e tiro aggiustato di un pezzo di artiglieria nemica, portava il suo valido appoggio in un momento di estrema crisi. Rimasto con parte delle armi inutilizzate a causa della violenta reazione nemica e vista la compagnia presa tra due fuochi, non esitava – benché ferito ad una mano – a slanciarsi avanti col suo plotone per meglio concorrere, con il lancio di bombe, all’esito favorevole dell’azione. Ferito nuovamente e mortalmente all’addome da raffiche di mitragliatrice, rimaneva sul posto incitando con l’esempio e la parola il suo reparto, fino al giungere di rinforzi. A chi tentava di rincuorarlo rispondeva, con spartana fermezza: “So di essere ferito a morte. Questo è niente! Mi basta di aver mantenuta la posizione”. Esempio di eroismo, che destò l’ammirazione del nemico.
Zona di Cogul, 26 dicembre 1938