Descrizione
Soldato carrista, all’atto dell’armistizio anziché arrendersi ai tedeschi passò alla lotta partigiana raccogliendo attorno a se numerosi compagni accorsi per combattere. Fu organizzatore infaticabile e capo ardimentoso. Primo fra i primi in ogni audacia finchè, per delazione e tradimento cadde nelle mani del nemico. Riconosciuto per la sua fama, ebbe addosso sbirri di ogni genere che si illudevano di estorcergli rivelazioni con le torture cui lo sottoposero. Ma seppe tacere e fu condannato a morire di corda. Con le proprie mani si pose il capestro attorno al collo e, dopo aver ringraziato Iddio di avergli data la forza di non parlare, si lanciò nel vuoto dall’autocarro che costituiva l’improvvisato palco del sacrificio. Mirabile esempio di quanto possa lo spirito quando la fede lo sorregge. – Cavour, 21 dicembre 1943.