Descrizione
Comandante di compagnia fucilieri a difesa di una impervia quota, durante più giorni di aspri e cruenti combattimenti ed in una situazione resa particolarmente critica dall’asperità del terreno e dalla rigidezza del clima, dava costante prova di capacità di comando e di spirito combattivo. Durante un successivo e violento attacco, ricevuto ordine di manovrare contro un reparto nemico, che in forza cercava di sfruttare un momentaneo successo ottenuto, attaccava con ardimento e decisione. Accerchiato e premuto da più parti, ad ogni intimazione di resa, sdegnosamente rispondeva col contrassalto. Caduti tutti i propri uomini, in un supremo slancio di sublime eroismo, imbracciato l’unico fucile mitragliatore rimasto efficiente, benché gravemente ferito, persisteva da solo nell’azione infliggendo con precise raffiche gravi perdite al nemico, finché stremato di forze, si abbatteva sull’arma, suscitando l’ammirazione dello stesso avversario, che lo raccoglieva tributandogli onori militari. Fiera tempra di comandante e fulgido esempio di alte virtù militari e di valore personale.
Q. 2150 di Mali Dembellit – Leusa (Fronte greco), 30 novembre – 3 dicembre 1940