Descrizione
Partecipava a numerosi aspri combattimenti, guidando con ardimento e sprezzo del pericolo i propri uomini. In una cruenta azione, offertosi per difendere con pochi valorosi, una importante posizione che si prestava per proteggere il ripiegamento del proprio reparto, resisteva all’impeto del nemico, al quale infliggeva gravi perdite. Esaurite le munizioni e già ferito al torace, continuava ad incitare i pochi superstiti nella eroica resistenza e li guidava al contrassalto con lancio di bombe a mano. Colpito nuovamente da una raffica di mitragliatrice, prima di cadere, scagliava al nemico il grido di vittoria e di fede: “Viva l’Italia”. Fulgido esempio di eroismo.
Monte Mureve (Fronte greco), 27 dicembre 1940