Descrizione
Capo squadra di un carro d’assalto, in aspro combattimento si distingueva per ardimento e valore personale. Avuto il proprio carro immobilizzato nel generoso tentativo di trarne un altro in salvamento, si rifiutava di abbandonarlo, difendendosi animosamente in una lotta impari contro masse urlanti ed inferocite. Immolava eroicamente la propria esistenza emergendo dal carro in disperata difesa e al grido: "Viva l’Italia" accoglieva la scarica in petto che lo fulminava.
Hamanlei, 11 novembre 1935