Descrizione
Comandante di compagnia paracadutista, già due volte decorato al valor militare, esempio costante di spregiudicata audacia, attaccava con magnifico ardire, alla testa del proprio reparto, un nemico superiore in numero in posizione ben rafforzata. Ferito al braccio destro da scheggia di granata, continuava sanguinante ed impavido a guidare i suoi uomini elettrizzandoli con il suo esempio. Colpito ad una gamba da una seconda scheggia di granata che lo immobilizzava, ordinava al vice comandante accorso per apprestargli le prime cure di non occuparsi di lui, ma di interessarsi della battaglia e di guidare il reparto verso gli obiettivi assegnati. Medicato sommariamente rifiutava di essere trasportato all’indietro volendo raggiungere di nuovo i suoi uomini. Mentre si trascinava dolorante in questo secondo tentativo, una terza granata nemica gli dilaniava il braccio sinistro. Trasportato all’ospedale sopportava con stoicismo l’amputazione dell’arto e soccombeva in seguito per le gravi ferite riportate. Bellissima figura di combattente, animatore e trascinatore di uomini, fulgido esempio di ferrea volontà, di coraggio indomito, di eroico stoicismo. – Fronte di El Alamein, 30 agosto 1942.