Descrizione
Figlio unico e senza obblighi di leva, sal’ all’Alpe nell’ottobre 1943 per comattere contro i tedeschi. Infaticabile e ardimentosa guida ai reparti che scendevano dai monti al piano per attaccare i presidi nemici, fu soprannominato il "gigante della montagna". Combattè a Orbassano e a Cumiana riuscendo audacemente a forzare i posti di blocco avversari per mantenere i collegamenti con gli altri reparti operanti. Catturato durante un furioso combattimento dopo avere sparato l’ultima cartuccia, fu sottosposto alle più inumane torture che sopportò con sublime forza d’animo fino a rinnegare la sua mamma per non esporla a rappresaglia. Trasportato a ludibrio per le vie del paese, fu costretto a scavarsi la fossa e, benchè ridotto a piaga vivente, ebbe la forza di gridare la sua fede in faccia ai carnefici che barbaramente lo trucidarono. Figura di leggendario eroismo. – Forno di Coazze, 13 maggio 1944.