Descrizione
Aviere di governo dell’aeronautica militare, passò volontariamente nelle schiere partigiane e, primo fra i primi, partecipò ai più rischiosi combattimenti. Trascinatore ardente, coraggioso fino all’inverosimile, altruista fino al sacrificio, assurse ben presto a fama di Eroe. Durante una violenta azione contro forze nemiche superiori per numero e per mezzi, seppe infondere con l’esempio ai compagni l’ardore e lo slancio per sostenere l’impari lotta. Riconosciuta vana ogni ulteriore resistenza, non esitò a sacrificarsi per proteggere lo sganciamento del proprio reparto e, infervorato da epico coraggio, si slanciò da solo contro il nemico sparandogli contro intense raffiche con l’arma che imbracciava. Ferito, continuò imperterrito a far fuoco, finché esaurite le munizioni ed incurante del sangue che abbondante perdeva, raccolse le ultime energie e trovò la forza di portarsi ancora più innanzi, sempre più innanzi fin sotto al nemico contro cui lanciò le ultime bombe a mano. Colpito ancora al petto, cadeva gridando "Viva l’Italia!".- Tegonia, 24 giugno 1944.