Descrizione
Giovane comandante di sommergibile, sollecitava per se stesso, fin dall’inizio della guerra, i posti più rischiosi. Portava la propria unita sei volte alla vittoria, affondando oltre 43.000 tonnellate di piroscafi armati nemici, nel corso di tre lunghe estenuanti missioni di guerra in Atlantico. Le sue doti di entusiasmo, di spirito combattivo, di perizia nautica gli consacrarono la fama di comandante di eccezionali virtù, uso sempre a perseguire il bersaglio più difficile e ad affrontare le più audaci e pericolose imprese con la fede, la serenità, la calma degli eroi. Durante l’ultima asperrima missione attaccava un grosso convoglio fortemente scortato. Superando lo sbarramento costituito dalla violenta reazione delle navi armate, penetrava nel folto della formazione affondando due unità ed incendiandone una terza. Nell’impeto indomito dell’azione, fedele alla tradizione di attaccare a qualunque costo, scompariva con il sommergibile al suo comando in un alone di gloria, consacrando con l’estremo sacrificio tutta una attività dedicata soltanto alla Patria ed alla Marina.
Atlantico, settembre 1941