Descrizione
Ufficiale già distintosi per valore ed ardire, in un accanito combattimento, alla testa del suo plotone carri d’assalto, fra l’infuriare degli scoppi delle bombe anticarro, affrontava ripetutamente il nemico deciso a contendergli il possesso di una posizione particolarmente importante. Ferito in più parti del corpo non desisteva dalla lotta e ripeteva le puntate spingendosi fino al grosso della colonna nemica avanzante. Rimasto immobilizzato il carro per la rottura di un cingolo in seguito allo scoppio di una bomba, non domo, grondante sangue, apriva lo sportello e lottava ancora a colpi di bombe a mano, finché, colpito a morte, si abbatteva sul carro stesso, chiudendo nella gloria la sua giovane esistenza.
Alfes, 26 dicembre 1938