Descrizione
Comandante di una sezione mitragliatrici, incaricato della difesa ad oltranza di importantissima posizione, assolveva il compito affidatogli con rara abnegazione. Sconvolta la posizione, portava le sue armi fra i reticolati infranti. Contuso e pesto da scoppi di bombarde, con le mitragliatrici inservibili, continuava a combattere col fucile alla mano. Notato un nucleo nemico entro la posizione, lo contrattaccava con pochi animosi, annientandolo. Ferito gravemente al viso da bomba a mano, con un occhio asportato, rifiutava di abbandonare il suo posto, finché, sopraffatto dal nemico, si liberava con lotta sovrumana, lasciando ultimo la posizione, difesa per dodici ore consecutive.
Monte Sisemol, 4 – 6 dicembre 1917