Descrizione
"Ufficiale addetto al Comando di una Divisione, chiedeva ripetutamente l’onore di essere inviato ad uno dei reparti impegnati in battaglia. Ottenuto il comando di un reparto, impagnava combattimento col nemico in forze preponderanti attaccandolo coraggiosamente e consentento il ripiegamento delle rimanenti forze del battaglione in posizioni arretrate. Colpito in più parti mentre personalmente azionava un’arma, si abbatteva al suolo svenuto e creduto morto, vi rimaneva abbandonato. Raccolto in serata da alcuni civili, veniva sommariamente medicato e, benchè esortato a celarsi nella loro casa, rifiutava fermamente per ritornare al suo posto di lotta. Catturato dai tedeschi e condannato a morte, affatto sgomento del supplizio che lo attendeva, si offriva spontaneamente al plotone di esecuzione, togliendosi le bende e scoprendo le gloriose ferite dinnanzi al nemico attonito di tanta forza di animo. Luminoso esempio di attaccamento all’Arma ed al reparto, di altissimo senso di responsabilità e di sprezzo della morte. – Cefalonia, 15-24 settembre 1943".