Descrizione
Comandante di un battaglione partigiano in sosta durante una marcia di trasferimento, veniva attaccato da forze fasciste superiori per numero ed armamento. Disposti i suoi uomini alla difesa, si portava nel punto più esposto per meglio dirigere l’azione e, dopo aver personalmente abbattuto con una precisa raffica di fuoco il comandante fascista, si lanciava con leonino ardimento per eliminare un centro di fuoco avversario che colpiva d’infilata il suo schieramento. Ferito mortalmente nell’audace tentativo, trovava ancora la forza di ordinare il ripiegamento del battaglione che era per essere circondato dai sopraggiunti rinforzi e rimaneva sul posto per coprire il movimento col fuoco del suo mitra. Esaurite le munizioni continuava la strema difesa col fuoco dell’arma di un compagno cadutogli vicino e, dopo avere fieramente rifiutato le intimazioni di resa, esalava per le ferite riportate l’estremo respiro, offrendo in sublime olocausto la giovane vita per la redenzione della Patria. – Succisa di Pontremoli, 15 marzo 1944.