Descrizione
Comandante di altissime qualità morali ed intellettuali, di esempio a tutti in ogni circostanza per generoso slanco e salda preparazione professionale, profondeva durante il conflitto le molteplici capacità acquisite in pace e in guerra di osservatore di aereo e di pioniere degli aerosiluranti, di valoroso ufficiale sommergibilista e palombaro, di brillante tecnico di artiglieria e di armi subacquee. Comandante di cacciatorpediniere di scorta ad importante convoglio, in un momento del conflitto in cui le missioni intraprese erano con quasi costante certezza votate al glorioso sacrificio sotto l’infuriare della preponderanza aerea e navale avversaria, conduceva la sua nave con l’abituale serena perizia attraverso le insanguinate rotte del Canale di Sicilia. Fatto segno a lancio di siluri da parte di sommegibile avversario, vista l’immediatezza del pericolo, si portava di persona presso il timone onde rendere più rapida la contromanovra. Colpita irrimediabilmente l’unità, che si divideva in due, icurante della propria esistenza dedicava gli ultimi istanti della sua operosa vita per salvare il timoniere rimasto imprigionato nelle lamiere contorte della plancia divelta. Nell’altruistico slancio trovava eroica morte inabissandosi con l’unità e lasciando luminoso esempio di generoso altruismo e di elette virtù militari. – Canale di Sicilia, 17 gennaio 1943.