Descrizione
Durante le operazioni al colle del Moncenisio sul fronte occidentale, volontariamente assumeva il comando di reparti seriamente impegnati da un fortino nemico e sprezzante del pericolo, sotto violento fuoco di mitragliatrici, dirigeva l’attacco. Visto ritardare l’epilogo dell’azione, mentre le armi in linea neutralizzavano il fuoco, con arditissimo impulso, raggiungeva con un solo fante l’accesso al fortino e, puntando la pistola e minacciando lancio di bombe a mano, imponeva, approfittando della sorpresa, provocata dal suo gesto temerario, la resa ai difensori. In altra azione sul fronte greco, quale comandante di compagnia armi da accompagnamento, accortosi che il nemico aveva raggiunto una nostra posizione, con pronta ed energica decisione, si portava alla testa di una compagnia fucilieri di rincalzo e con l’esempio del suo valore la trascinava a vittorioso contrassalto. Nell’espletamento di tale ardita iniziativa, che concorreva a volgere in fuga gli avversari superiori di numero ed a sventare gravi minacce, cadeva da prode. Ufficiale di elette virtù militari, sempre volontario nei rischi, nel sacrificio; suscitatore di energie e di ardimento.
Colle del Moncenisio (Fronte occidentale), 22 – 24 giugno 1940; Altipiano del Kurvelesch (Fronte greco), 16 gennaio 1941