Descrizione
Con ardita e generosa iniziativa si lanciava all’assalto di forte e salda posizione avversaria allo scopo di alleviare la grave pressione esercitata dal nemico sui reparti laterali. Allo scoperto sotto il grandinare dei proiettili, magnifico di entusiasmo e di valore, seguito da tutta una compagnia, correva all’arma bianca per inchiodare sul posto il nemico. Ferito una prima volta al braccio, visti cadere tutti gli ufficiali della compagnia, ferito una seconda volta e più gravemente alla spalla non arrestò il suo slancio. Rincuorando con la voce e con l’esempio i soldati che, fedeli, lo seguivano, giunse a pochi metri dalla trincea nemica dove cadde da eroe. Magnifico e raramente inimitabile esempio di cosciente eroismo e di elevatissimo spirito di sacrificio.
Monte Jata, 15 maggio 1937