Descrizione
Giovane e ardito comandante di motosilurante, partecipava con bravura ed entusiasmo a lungo ciclo di intensissima, estenuante attività offensiva, in acque aspramente contese, riuscendo, nel corso di azione notturna, a silurare incrociatore avversario, affondandolo. Scontratosi per due volte con numerose unità similari, concludeva le azioni vittoriosamente per la decisione, l’elevato spirito aggressivo, l’intelligente condotta nei combattimenti. Nel corso di importante operazione di sbarco oltremare, e nella dura lotta che ne seguì per il mantenimento della testa di sbarco, dava nuove prove di ardimento e di bravura, portandosi, fra l’altro, al soccorso di unità incendiata, carica di esplosivo, riuscendo a trarne in salvo l’equipaggio pochi istanti prima che l’esplosione del carico ne determinasse l’affondamento. Durante l’eroica resistenza di base navale oltremare, investita da imponenti forze, si prodigava nell’opera di soccorso a navi immobilizzate ed ai loro equipaggi, lasciando per ultimo quelle acque già controllate dall’avversario. Colpita ed incendiata l’unità che tante volte aveva portato alla vittoria, ne divideva l’avversa sorte scomparendo in mare con essa. Esempio di sereno e cosciente valore, di determinata e tenace volontà combattiva, ispirata alle migliori tradizioni della Marina e della Patria. – Canale di Sicilia -Tunisi, luglio 1942 – 7 maggio 1943.