Descrizione
Comandante di un plotone di ricognizione distante 45 Km dalla base in terreno particolarmente insidioso, veniva improvvisamente attaccato da preponderanti forze nemiche che tentavano un aggiramento. Fronteggiava con calma e risolutezza la difficilissima situazione, combattendo con i suoi uomini con eroica energia. Due volte ferito gravemente, serenamente continuava a combattere incitando il suo reparto che, pure con gravissime perdite, arrestava lo slancio del nemico e riusciva dopo accanita lotta a disimpegnarsi. Colpito la terza volta, cadeva rivolgendo il suo ultimo pensiero alla Patria gloriosa, per la quale eroicamente moriva con le parole: " Addio, mia bella Italia!". Magnifico esempio di eroica virtù militare, di calma, di freddezza, di sprezzo del pericolo e di eroica comprensione del proprio dovere, diede contento la sua giovane vita per un sacro ideale.
Darar, 8 aprile 1936