Descrizione
"Ufficiale medico, già residente all’estero, con vivo senso d’amore per la Patria rientrava in Italia spontaneamente per compiere il servizio militare rinunciando all’esenzione cui aveva diritto. Durante dieci giorni di ripiegamento dalle linee del Don, nonostante le estenuanti marce e l’assillo delle distanze, svolgeva la sua opera con elevato sentimento umanitario benchè soggetto a intensa reazione nemica. Nel corso di violenta azione, dopo avere soccorso numerosi feriti, rimasta una compagnia priva di ufficiali si lanciava all’assalto alla testa degli alpini superstiti. Catturato e condotto in un campo di concentramento, con elevato spirito di abnegazione, si teneva vicino agli alpini colpiti da tremende epidemie. Contagiatosi, nonostante la gravità del male, serbava la sua abituale serenità e rivolgeva i suoi sentimenti alla Patria che non doveva più rivedere. Fulgido esempio di amor Patrio, di valore e di abnegazione. – Fronte russo, 17-26 gennaio 1943".