Descrizione
Comandante di reggimento che aveva con perizia e passione saldamente organizzato e orientato a duri cimenti bellici, lo guidava in successive aspre operazioni in zone desertiche con spiccata capacità, sicurezza, indomito valore personale, vivendo intensamente la vita dei suoi fanti, cui offriva, particolarmente nelle circostanze più critiche, costante esempio di superbo spirito combattivo, talché riusciva a realizzare tangibili successi anche contro preponderanti forze corazzate e autotrasportate sostenute da potenti artiglierie e imponenti azioni aeree. Durante un tormentoso ripiegamento, s’imponeva all’incalzante agguerrito avversario e lo conteneva con reiterati contrattacchi che, condotti con avveduta azione di comando e virile fermezza a malgrado delle sensibili perdite, consentivano alla grande unità, della quale era retroguardia, piena libertà di manovra. Delineatasi tragica situazione, culminante nell’assedio di una piazzaforte, alimentava l’epica resistenza ad oltranza col suo valoroso esempio e la sostanziava con sanguinose audaci reazioni in campo aperto. Ridotte le opere ad un cumulo di macerie, decimato, privo di munizioni e di viveri, protraeva imperterrito impari cruenta lotta battendosi eroicamente tra i suoi gloriosi superstiti fino all’esaurimento di ogni mezzo di offesa. Comandante di salda tempra, pluridecorato, altamente apprezzato dallo stesso cavalleresco avversario, sapeva nella rovina, tenere in grande onore il prestigio delle armi d’Italia.
A.S., giugno 1940 – gennaio 1941