Descrizione
Comandante capace, ardito, tenace, trascinatore di uomini da lui temprati ai più duri cimenti, affrontava con esemplare fermezza e indomito spirito guerriero un lungo periodo operativo reso tragico dall’iperbolica sproporzione tra gli esigui ed inadeguati mezzi disponibili e le schiaccianti forze dell’agguerrito avversario. Impegnato nella riconquista di una posizione perduta da altre unità, entrava in azione con travolgente assalto e la portava a termine felicemente dopo sanguinosa lotta sostenuta con impareggiabile ardore. Contrattaccato in più riprese con estrema violenza, opponeva valida resistenza ad oltranza. Benché ferito, reagiva con audace e sagace manovra contenendo l’aggressività nemica. Decimato, a corto di munizioni e viveri, pressato dal nemico incalzante, riusciva combattendo a raggiungere il baluardo assegnatogli. Riorganizzati e rianimati i superstiti del suo fiero battaglione, si poneva alla testa di essi e, pur essendo minorato fisicamente per la recente ferita riportata, attaccava una munita posizione riuscendo, con estenuante cruenta lotta sostenuta con epica fermezza, a contenere l’irruenza nemica ed a consentire, col sacrificio dei suoi valorosi, ad un presidio di effettuare in tempo utile il predisposto ripiegamento. Salda tempra di comandante ha dato sempre ed ovunque luminoso esempio ai dipendenti di preclari virtù militari.
Africa Orientale, 30/31 gennaio – 1° febbraio 1941 – 25/26 marzo 1941