Descrizione
Abile e valoroso osservatore a bordo di un idro da R.M., dopo aver avvistata una formazione navale e averne trasmesso i dati relativi al moto, mentre, d’accordo col primo pilota, dirigeva per eventuale opera di soccorso verso un apparecchio silurante che precipitava in mare, veniva attaccato da sei caccia di cui due venivano abbattuti ed uno probabilmente. Dopo l’ammaraggio avvenuto con l’apparecchio in fiamme, nonostante fosse già ferito, si prodigava, malgrado l’abbondante perdita di sangue per approntare il battello di salvataggio. Raggiunto da altri proiettili, ferito mortalmente alla bocca, impossibilitato ad articolare parola e conscio della propria imminente fine, determinava stoicamente la posizione del battellino e con cenni indicava la rotta migliore da seguire per raggiungere la terra, onde i camerati potessero trarne possibilità di salvezza. Prossimo all’agonia, cosciente del suo stato, con sovrumana energia, indicava ancora ai compagni il lontano profilo della costa, quindi serenamente e gloriosamente decedeva.
Cielo del Mediterraneo, luglio – 27 settembre 1941