Descrizione
Comandante di un’opera avanzata di una piazzaforte in istato d’assedio, nonostante i continui violenti bombardamenti e le privazioni, con l’esempio del suo comportamento, teneva alto il morale dei propri dipendenti. Attaccato da preponderanti forze corazzate, mentre incitava gli artiglieri a continuare il tiro, rimaneva ferito alle gambe. Zoppicante e grondante sangue, persisteva imperterrito nell’impari cruenta azione, portandosi vicino all’ultimo pezzo rimasto efficiente. Nonostante avesse ricevuto un’altra ferita alla coscia destra, rimaneva al suo posto di dovere e sostituiva il puntatore colpito all’addome, continuando a dirigere il fuoco. Investito da una raffica di arma automatica che lo feriva gravemente si abbatteva privo di sensi sul pezzo. Chiaro esempio di preclari virtù militari si è posto per il suo elevato spirito di sacrificio, nella schiera dei grandi invalidi di guerra.
Africa Settentrionale, 3 gennaio 1941