Descrizione
Dotato di alto spirito di sacrificio, al comando di plotone artieri minatori, si distingue per ardimento e capacità nell’esecuzione, sotto continuo fuoco avversario, di lavori di approccio per l’attacco di munitissima piazzaforte avversaria. Attaccato di sorpresa da forze corazzate, mentre è intento al lavoro oltre le linee, raccoglie i propri uomini e contrattacca a colpi di bombe a mano. Successivamente, accortosi che una batteria di artiglieria sta per cadere in mano all’avversario, con felice iniziativa e generoso cameratismo, accorre col suo plotone a compiere il lavoro di disancoraggio, egli stesso impugna un attrezzo, e, geniere fra i genieri, animando il febbrile lavoro salva la batteria. Prodiga quindi ogni sua energia per disimpegnare il plotone da critica situazione, e mentre sta per raggiungere l’intento, viene colpito da proiettile di carro armato, che gli tronca una gamba. Incurante delle sue gravi condizioni, rincuora i genieri feriti e dà disposizioni per il ripiegamento. All’ospedale da campo subisce con stoica sopportazione l’amputazione della gamba e, subito dopo la grave operazione, si preoccupa di scrivere al capitano comandante la compagnia, per fornirgli notizie dei genieri feriti e chiedere quelle della compagnia. Morente, pronunzia superbe parole di soddisfazione per il dovere adempiuto e sublimi espressioni di devozione alla Patria. Fulgido esempio di salde virtù militari.
Africa Settentrionale, novembre 1941