Descrizione
All’ordine di attaccare una batteria nemica, che improvvisamente aveva aperto il fuoco su di un fianco del proprio reggimento in marcia, con slancio e coraggio mirabili, alla testa dello squadrone di cui aveva il comando, si avventava impetuosamente contro i pezzi avversari in azione. Fatto segno a violento tiro e gravemente colpito ad ambo le gambe, con perseverante, indomabile audacia, incurante dello strazio prodottogli dalle doloranti ferite, riunite in uno sforzo supremo tutte le sue energie ed incitato, col suo fulgido esempio, il proprio reparto, perseverava con esso nell’arditissima carica, trascinandolo sul pezzi tuttora, fumanti, e nell’attimo in cui li conquistava, colpito a morte, lasciava gloriosamente la vita sul campo.
Tauriano (Udine), 2 novembre 1918