Descrizione
Dopo aver preso parte alle operazioni belliche che precedette la resa di Rodi, evitò la deportazione in prigionia dandosi alla macchia. Successivamente sollecitato da un compagno d’arme accetto di prendere servizio con i tedeschi alla stazione radio allo scopo di attingere notizie e trasmetterle al Comando inglese. Per molti mesi nonostante in rischio mortale sempre incombente, adempì scrupolosamente il compito assegnatogli arrecando notevole contributo alle azioni belliche degli alleati nell’Egeo. Scoperto dal nemico sopportava stoicamente interrogatori e sevizie e immolava la sua giovane vita dinanzi al plotone di esecuzione al grido di "Viva l’Italia". – Rodi – Egeo, 9 settembre 1943 – 20 settembre 1944.