Descrizione
Slanciatosi con un reparto di arditi all’assalto di un munitissimo trincerone, raggiungeva per primo l’obiettivo. Mentre il nemico violentemente attaccava, visto che l’unico fucile mitragliatore efficiente del proprio plotone era rimasto privo di munizioni, correva incontro ad un porta munizioni ferito, gli toglieva la cassetta delle cartucce e, raggiunta nuovamente l’arma, riapriva il fuoco. Gravemente colpito da bomba a mano, continuava a combattere arditamente, allo scoperto, tra la vegetazione in fiamme. Esaurite le munizioni ed accortosi che il nemico era giunto a brevissima distanza, si slanciava animosamente e senza esitazioni all’arma bianca con gli abiti in fiamme gridando: “Qui ci sono gli arditi e non si passa!” e abbatteva un ufficiale nemico. Colpito al cuore dall’ultima raffica del nemico in fuga, cadeva fulminato.
Benafer, 23 luglio 1938