Descrizione
Preposto col suo squadrone alla difesa di due sbarramenti, contro, i quali il nemico esercitava il maggiore sforzo, vi resisteva tenacemente, dando mirabile prova di fermezza e di coraggio. Ricevuto l’ordine di ripiegare, faceva rimontare a cavallo i superstiti dello squadrone e sebbene a malincuore dava inizio al ripiegamento ma, percorso breve tratto di strada ed accortosi che l’avversario, liberato dalla resistenza, avanzava baldanzoso, senza esitare un istante, pur sapendo di andare incontro a morte sicura, rivolgeva il suo cavallo verso il nemico e con splendido entusiasmo gridava ai suoi soldati: "Giovanotti, parla Genova; il 4° squadrone non scappa, ma si calca l’elmetto e galoppa!" ed in ciò dire si slanciava alla carica, seguito dall’intero reparto. Crivellato di ferite, cadeva esanime fra i nemici rivivendo però nella storia del suo glorioso reggimento fra le figure più fulgide dei numerosi suoi eroi.
Pozzuolo del Friuli, 30 ottobre 1917