Descrizione
Capace ed entusiasta ufficiale medico di un battaglione bersaglieri, durante il ciclo operativo per la conquista di una vasta regione, eccelse in coraggio e spirito di sacrificio, prodigandosi oltre ogni limite nel curare i feriti sulle linee più avanzate di combattimento. Già proposto per la medaglia d’argento " sul campo" al valore militare, era nel battaglione – per le sue continue gesta di ardimentoso soccorso divenute ormai leggendarie – un esempio fulgidissimo delle più elette virtù guerriere della nostra razza. In un accanito combattimento notturno, accorse con alcuni suoi uomini oltre una quota appena conquistata per soccorrere i molti feriti e trarli in salvo. Stava prodigandosi nel pietoso compito con serena calma e sommo sprezzo del pericolo, allorché elementi nemici lanciati alla riconquista della quota, non rispettando la sua umanitaria opera, aprirono il fuoco contro il suo gruppo, muovendo subito dopo furiosamente all’assalto. Troncate le cure e imbracciata una vicina arma da fuoco, fronteggiava gli agguerriti avversari, incalzati da altri sopravvenienti con feroce irruenza e difendeva con estremo valore i suoi feriti. Sosteneva l’epica lotta contro il fuoco e fra gli scoppi delle bombe, ma poi, travolto nel corpo a corpo, veniva sopraffatto dopo aver dato ancora una volta luminosa prova di esemplare ardimento, d’indomito coraggio ed elevatissimo spirito umanitario e militare. – Jagodnji (Russia) – Fiume Don, 23 agosto 1942.