Descrizione
Pur versando in minorate condizioni fisiche, rifiutava di essere ospedalizzato e sorretto da due fanti, alla testa della sua compagnia, assaltava una munitissima posizione nemica, la conquistava, catturando numerosi prigionieri, armi e munizioni e, malgrado la violenta reazione avversaria e le gravi perdite subìte dal reparto, resisteva tenacemente in posto. Sprezzante del pericolo, mentre allo scoperto provvedeva alla sistemazione del caposaldo, rimasto gravemente ferito da raffica di mitragliatrice, rifiutava ogni soccorso ed incitava i dipendenti fino a quando, stremato di forze, veniva trasportato al posto di medicazione. Cosciente dell’imminente fine, esprimeva al suo comandante di reggimento l’orgoglio di morire per la Patria e spirava gridando: “Viva l’Italia!”.
Quota 802 di Bregu Scialesit (Fronte greco), 14 aprile 1941