Descrizione
"Combattente della libertà, fin dall’inizio del movimento di resistenza, dopo avere subito carcere e torture, chiedeva di continuare la lotta in territorio ancora occupato dal nemico oppressore. Paracadutato in una zona saldamente tenuta dai tedeschi, dopo avere organizzato un servizio clandestino di collegamento radio, assumeva la carica di capo S.M. di una unità partigiana. Trascinatore impareggiabile combatteva valorosamente contro un nemico superiore per forze e per mezzi, infliggendogli gravi perdite. Caduto ancora prigioniero, veniva sottoposto a nuove sevizie che non fiaccavano l’animo indomito e opponeva fiero silenzio al nemico che cercava estorcergli rivelazioni. In un estremo tentativo di fuga, veniva ripreso. Affrontava serenamente il plotone d’esecuzione e cadeva gridando: "Viva l’Italia!". Fulgido esempio di completa dedizione alla causa della Patria. – Lazio – Veneto, settembre 1943 – novembre 1944".