Descrizione
Vicecomandante di plotone di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro ripetuti attacchi nemici durante i quali veniva a mancare il comandante di plotone, assumeva il comando dei pochi superstiti conducendoli più volte all’attacco all’arma bianca. Ferito una prima volta rifiutava la medicazione continuando ad incitare i suoi uomini che animati dal suo esempio si battevano con tenace eroismo. Colpito una seconda volta, all’invito del medico di farsi trasportare al posto di medicazione, con esemplare stoicismo rispondeva: "Devo rimanere al mio posto per vendicare la morte del mio comandante". Accortosi che elementi avversari stavano penetrando nel caposaldo, sprezzante di tutto, si lanciava con pochi uomini contro il nemico riuscendo a respingere l’infiltrazione. Nella cruenta azione immolava da eroe la sua giovane esistenza per l’onore della Patria. – Selenj-Jar (Fronte russo), 16 gennaio 1943.