Descrizione
"Fu tra i primi ad impugnare le armi contro i nazifascisti con i pochi partigiani della montagna e, successivamente, organizzando vari reparti combattenti, partecipava ad epiche azioni di guerriglia e sabotaggio, distinguendosi per indomito valore e competenza. Nominato comandante di distaccamento e poi di brigata partigiana, guidava il reparto in valorosi combattimenti infliggendo al nemico gravissime perdite e catturando prigionieri e ingente bottino di guerra. Alla testa dei suoi uomini contribuiva validamente alla liberazione di largo territorio dell’Alta Toscana, rifulgendo per tanto eroismo e capacità di comando, che gli alleati vollero il suo reparto affiancato alle loro forze di avanguardia, con le quali conquistava arditamente il caposaldo di Monte Belvedere. Durante il combattimento per l’occupazione della piazzaforte di Corona, teneva da solo testa ad un contrattacco nemico nel nobile intento di proteggere il trasporto dei feriti. Colpito a morte chiudeva nel bacio della gloria la sua ammirevole vita. Esempio luminoso di eccezionale ardimento e di generoso altruismo. – Corona (Lizzano in Belvedere), 12 dicembre 1944".