Descrizione
Diciottenne valoroso, audace partigiano si distingueva in numerosi combattimenti per coraggio ed ardire. Volontario in una pericolosa e difficile missione, scontratosi con rilevanti forze nemiche accettava la dura lotta nella quale veniva ferito e quindi catturato perché rimasto senza munizioni. Sottoposto alle più crudeli torture e sevizie non faceva alcuna rivelazione e, in segno di disprezzo, sputava in faccia al suo inquisitore. Condotto sul luogo dell’esecuzione subiva, senza battere ciglio, una simulata impiccagione a scopo intimidatorio; la sua fierezza non piegò e, dopo avere incitato un suo compagno di martirio a mai parlare, invitava gli aguzzini a portare a termine l’esecuzione. Prima che il capestro stroncasse la sua giovane esistenza elevava il grido di "Viva l’Italia". – Valli d’Imperia, 1° ottobre 1943 – Pontedassio, 5 aprile 1945.