Descrizione
"Comandante di fanteria di una Divisione dislocata oltremare, nella difficile situazione politico-militare conseguente all’armistizio, affiancava con fermezza il suo comandante nell’attuare la decisione di non cedere le armi, pur conscio di tutte le conseguenze che tale decisione comportava. Iniziatasi la lotta, fu sempre sulla linea di combattimento in mezzo ai suoi fanti, che, forte del suo alto prestigio, incitava con azione energica alla resistenza ad oltranza, costante esempio di cosciente valore. Catturato dai tedeschi al suo posto di comando tattico, fu soppresso tra i primi, perché ritenuto responsabile dell’atteggiamento ostile delle nostre truppe. Affrontò la fine con grande serenità e fierezza e con espressione di disprezzo per i suoi esecutori, concludendo in modo mirabile la lunga vita di dedizione dal dovere ed alla Patria ed assurgendo, per quelli che nel tragico epilogo della vicenda lo seguirono nel sacrificio, per i superstiti e per le generazioni future, ad eroico simbolo dell’onor militare. – Cefalonia, 9-22 settembre 1943".