Descrizione
"Ufficiale di elvate virtù militari e patriottiche, valoroso reduce della guerra greco-albanese. Durante il ripiegamento dal Don, effettuatosi in condizioni di clima particolarmente avverse, dava ammirevole esempio di spirito di sacrificio prodigandosi oltre ogni dire per tenere sollevato l’animo dei suoi alpini. Dopo una estenuante marcia notturna, attraverso campi di neve guidata con rara perizia e capacità la compagnia, della quale era il comandante interinale, nell’attacco di una solida posizione nemica. Incuramente della violenta reazione di fuoco, piombava sui difensori travolgendoli. Nella notte successiva, alla testa dei suoi alpini, che da lui traevano prima anima e forza, disperdeva, con incontenibile impeto, agguerrite forze che avevano sferrato un improvviso e furioso attacco alla colonna con la quale si trovava in movimento. Rimasto isolato con il suo plotone durante una successiva azione contro un villaggio fortemente presidiato, benchè minorato per congelamento agli arti inferiori, opponeva estrema disperata resistenza al soverchiante avversario, animando gli alpini col suo indomito valore, finchè cadeva colpito gravemente. In conseguenza della ferita decedeva in prigionia serbando la serenità dell’eroe. – Fronte russo, 17-25 gennaio 1943".