Descrizione
Comandante di una esigua pattuglia di quattro uomini, non esitava ad accettare combattimento con preponderanti forze avversarie. Accerchiato non abbandonava la lotta e con tiro calme e preciso di un’arma automatica, da lui azionata, teneva a bada il nemico per dar modo ai suoi partigiani di salvarsi. Gravemente ferito, cadeva esausto ma non domo sull’arma ed ai compagni accorsi per dargli aiuto, rispondeva fieramente nel natio idioma: "Purtè via la mitraglia e lascem que mè". In questo supremo atto di attaccamento al dovere e gridando "Viva l’Italia" esalava lo spirito degno del valore della sua gloriosa 37° Brigata. – Bibbiana, 19 aprile 1945.