Descrizione
"Comandante di una colonna mobile impegnata in azione di controguerriglia, con abilità e coraggio si impose in ogni circostanza al nemico superiore per forza e per mezzi, che impegnò poi in aspri combattimenti, resistendo eroicamente. Catturato e condannato a morte da un tribunale di ribelli, ferito nell’esecuzione che seguì a breve intervallo la sentenza, dileggio i suoi carnefici rifiutando sdegnosamente la mano che il capo dei ribelli, ammirato da tanto sprezzo della morte, gli tendeva. Morì come visse, ardente, fiero, irremovibile nella sua completa dedizione alla Patria e alla legge dell’onore. – Peloponneso, luglio 1943".