Descrizione
Per rappresaglia alla reazione opposta dai militari del reparto cui apparteneva, affiancati da elementi civili, contro la proditoria aggressione di truppe tedesche alla caserma, veniva messo in riga con tutti gli altri ufficiali per una spietata decimazione. Visto un collega al suo fianco che si avviava al sacrificio, mosso da impulso di sublime generosità, si faceva avanti dicendo ad alta voce: "Sono stato chiamato io". Cadeva così fieramente sotto il fuoco del plotone di esecuzione dando luminoso esempio di stoica abnegazione, di fulgido cameratismo e di eccelso amore di Patria. – Nola, 11 settembre 1943.