Descrizione
Comandante di flottiglia M.A.S., operante in tormentato teatro di operazioni, infondeva il suo alto spirito aggressivo nei gregari che, alla prova del fuoco, dimostravano lo stesso suo indomito valore. Delineatasi la possibilità di transito nella zona di un importante convoglio scortato da poderosa forza navale nemica e resi inefficienti da avarie e da offesa aerea nemica i due M.A.S. al suo comando, sorretto da ferrea volontà di giungere a contatto del nemico, prendeva imbarco su un’altra unità, che pur essendo in condizioni di muovere, era minorata nella velocità, suo principale mezzo di difesa e partiva per l’agguato. Avvistata di notte la formazione nemica, manovrando con mirabile calma per evitare le siluranti di scorta, si portava risolutamente all’attacco di una grande unità che alla distanza di 600 metri colpiva con due siluri affondandola. Scoperto e fatto segno a violentissima e concentrata reazione di fuoco di tutti i calibri, con fredda decisione e insuperabile perizia riusciva a disimpegnarsi dopo trenta minuti di lotta attraversando tre successive colonne di navi avversarie e riportando alla Patria, miracolosamente incolumi, la sua unità, e 1’intero equipaggio. Fulgidissimo esempio di sublime ardimento che continua e rafforza le tradizioni di valore dei M.A.S. della R. Marina.
Canale di Sicilia, 24 luglio 1941