Descrizione
Graduato intelligente ed ardimentoso, comandò con perizia la propria squadra durante un violento contrattacco nemico. Sebbene ferito al braccio destro, rimase al posto di combattimento, incitando con l’esempio e la parola i propri dipendenti, alla testa dei quali affrontò poi corpo a corpo l’avversario. Ferito una seconda volta ad entrambe le gambe, squarciate da una bomba a mano, si oppose con ogni mezzo ad essere catturato e con sublime eroismo vi riuscì. Ma dissanguato ed esausto, dopo due giorni di inaudite sofferenze, venne dal nemico raccolto e tratto in prigionia, ove subì l’amputazione di ambedue gli arti.
Monte Valbella, 25 dicembre 1917