Descrizione
Ingegnere valente e soldato entusiasta, fra i disagi di un inverno di montagna, con competenza e coraggio eccezionali attendeva ad ardite ricognizioni e a proficui lavori di afforzamento delle nostre primissime linee. Per eseguire il rilievo topografico di una parete rocciosa, attraverso la quale avrebbero dovuto sbocciare le cannoniere di alcune caverne in costruzione, si faceva calare dall’alto con una fune, e di pieno giorno, sospeso nel vuoto, compiva il suo lavoro sotto il tiro aggiustato delle artiglierie nemiche. Scatenatasi un’offensiva avversaria, divenuto fante fra i fanti, partecipava volontariamente ad una battaglia durata quattro giorni, eseguendo ricognizioni fuori delle nostre linee, assicurando i collegamenti ed il rifornimento delle munizioni, in un terreno intensamente battuto dalle artiglierie e già percorso dalle infiltrazioni nemiche. Avvenuto il ripiegamento delle nostre truppe, rimaste con pochi gregari all’estrema retroguardia per distruggere un forte, nella quale operazione, avendo voluto personalmente accertarsi dell’efficacia delle mine, venne travolto e ucciso dall’ultima di queste. – Altopiano di Tonezza – Forte Campomolon, 15 marzo-19 maggio 1916.