Descrizione
In ogni circostanza fu sublime e fulgido esempio di coraggio e di alte virtù militari. Da maresciallo, ferito al viso durante un attacco, dopo medicato tornò al combattimento, incuorando con nobili parole e con il suo amiche vole contegno i soldati a resistere ai contrattacchi nemici. Nominato ufficiale e non appena dimesso dal luogo di cura ov’era stato ricoverato per la suddetta ferita, raggiunse il suo reparto, e benché nuovamente colpito in due parti del corpo durante l’esecuzione di un servizio, rifiutò di recarsi in luogo di cura. Il mattino successivo, precedendo il suo colonnello, al quale aveva dichiarato di voler far scudo del proprio corpo, sotto l’infuriare di un bombardamento avversario, investito dalla scoppio di uno shrapnel, cadde nuovamente e più gravemente ferito al capo. Trasportato all’ospedale e impossibilitato a parlare, chiedeva per iscritto notizie del suo colonnello e dell’esito dell’azione. Ventiquattr’ore dopo serenamente spirava. – Monfalcone, 4 agosto 1916 – Oppacchiasella-Nova Vas, 1° novembre 1916.