Descrizione
"Abile pilota, valoroso combattente, dava, in quattro anni di guerra, molte e luminose prove di leggendario ardimento. Ferito grave in combattimento e sopravvissuto miracolosamente al difficile e pericoloso atto chirurgico cui era sottoposto, rientrava volontariamente in linea nonostante ancora debole e convalescente. All’indomani dell’armistizio, fedele al giuramento prestato, chiedeva tra i primi, ed otteneva, di partecipare alla lotta di liberazione. Alla testa della propria squadriglia, attaccato in mare aperto da soverchiante caccia nemica, sosteneva strenuamente l’impari combattimento. Con l’apparecchio in fiamme, deciso ad ogni costo a riportare in Patria le salme dei caduti, rinunciava ad ammarare e in prossimità della costa, dato ordine ai superstiti di lanciarsi col paracadute, affrontava da solo il generoso disperato tentativo che doveva coronare con un’aureola di gloria il suo sacrificio supremo. – Cielo dell’Adriatico, 14 maggio 1944".