Descrizione
Comandante di squadra, incaricato di tenere un tratto di fronte molto pericoloso, assolveva la consegna in modo esemplare. Nella notte dal 20 al 21 gennaio 1936, durante un contrattacco sferrato contro infiltrazioni nemiche, in un corpo a corpo rimaneva gravemente ferito all’avanbraccio sinistro. Insistentemente consigliato di recarsi al vicino posto di medicazione, decisamente rifiutava di abbandonare il combattimento al quale attivamente seguitava a partecipare, dando mirabile esempio di coraggio e prova di elevate virtù militari Colpito nuovamente, era costretto, per la gravità delle ferite, a non poter più adoperare le proprie armi. Raccolto in mezzo a numerosi nemici da lui stesso abbattuti, esprimeva il più vivo rammarico per dover desistere dal combattimento ed incitava i compagni a conseguire la Vittoria. Prossimo alla fine, con fiere e commosse parole, rivolgeva il devoto pensiero alla Patria, alla famiglia. Fulgido esempio di stoicismo e di attaccamento al dovere.
Daua Parma – Colle Di Gregorio, 20-21 gennaio 1936